Vi svelo qualche segreto che sta dietro alla costruzione di un’escape room.

Vi ho già descritto in  un post precedente l’adrenalina e l’emozione che ho provato la prima volta che ho giocato ad un’Escape. Sono state sensazioni tanto forti  e belle che ho pensato di creare un’esperienza simile da far provare ad altri giocatori.

Ma come si costruisce un’escape room?

I lavori di costruzione sono partiti dal classico foglio bianco, avevo a disposizione una stanza di 35 mq con un semplice pavimento di cemento. Con l’aiuto di tutta la famiglia ho montato il pavimento di parquet, l’ho pitturato con l’impregnante, ho imbiancato le pareti, montato le porte… A struttura ultimata avevo finalmente una stanza da riempire con meccanismi, botole, porte segrete… il sogno di ogni bambino!!

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A questo punto ho dovuto costruire la “trama del gioco” che mi guidasse nella realizzazione degli enigmi; tra le varie escape room che ho provato in passato quelle che mi hanno entusiasmato di più sono state quelle con un tema ben definito ed una storia con passaggi sequenziali, non banalmente una serie infinita di lucchetti e serrature.

In realtà non avevo le idee molto chiare …

…ma il caso ha voluto che proprio quella sera in Tv ci fosse il film “Il Codice Da Vinci”, trovato il tema!

Mi sono divertito moltissimo a lavorare con corde, catene, carrucole, botole, calamite e tutti i meccanismi che ho realizzato per sorprendere i giocatori.

La parte più difficile è stata quella di ideare gli enigmi e comporli in sequenza logica in modo che fossero complessi ma risolvibili. Nella stanza sono infatti presenti giochi matematici, giochi di logica, lucchetti e serrature tutti concatenati da una sequenza logica, non si riesce a risolvere un gioco se prima non si è fatto quello precedente.

Non vi dico altro altrimenti è troppo facile!

Beh ora che vi ho svelato un po’ di retroscena… Vi aspetto a provare “il Segreto di Leonardo!”

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